Sono settimane ormai, che parlo con me stessa tutti i santi giorni, ripetendomi che è giunta l’ora di ricominciare a fare un po’ di attività fisica, che nello specifico, per me, significa ricominciare a fare un’oretta di corsa almeno 3 volte la settimana.
Il bello è che questi dialoghi tra “me e me” – senza un contraddittorio vero – silenziosi, solitari e introspettivi, finiscono sempre con una me carica, positiva e propositiva che dice a se stessa e al mondo intero: “Dai! Da domani si ricomincia!”.
Ma poi, una volta arrivato il momento di ricominciare davvero, PUF! Mi sgonfio come un palloncino.
Nei momenti di massimo slancio e convinzione, avevo persino pensato di farlo la mattina presto, magari alzandomi alle 6… ma la sola idea di passare dal letto al tapis roulant, mi mandava (e mi manda) in crisi totale e così, questa opzione, è rimasta lì, sospesa e mai applicata. Anzi, penso sinceramente di poterla accantonare definitivamente.
Poi, avevo pensato di farlo di sera, subito dopo il lavoro… e in effetti una volta ci ho pure provato. Ma poi, quando sono scesa da quella trappola infernale, mi sono ritrovata travolta dall’ansa al solo pensiero di tutte le cose che avevo ancora da fare (doccia, capelli, spalmarmi la crema di qua e di là, preparare la cena…) e mi sono detta che no, non poteva essere quella la soluzione, perché un momento di piacere, rischiava di trasformarsi nell’esatto opposto.
Poi, c’è stato il momento in cui pensavo di aver trovato la soluzione ideale: farlo in pausa pranzo. Ricordo perfettamente quel lunedì mattina: sono uscita di casa convinta che alle 12,45, cascasse il mondo, mi sarei messa a sgambettare su quel maledetto tapis. Beh… non è accaduto, però, di contro, mi sono tuffata di faccia sul letto e questo, credetemi, lo ricordo benissimo…
Insomma, c’è una Mary pigra che ha preso il sopravvento e non so come fare per mandarla via. Ci riesco solo raramente, quando lei è distratta, in genere nel weekend, quando senza alcuna premeditazione, mi infilo le scarpe e corro (finalmente…)
Il fatto è che la sensazione di benessere e leggerezza che provo dopo, è impagabile…
Così, ecco che inizio questa nuova settimana con il proposito di riuscire a mettere da parte la pigrizia (e soprattutto la stanchezza), già a partire da stasera, di tenere a bada l’ansia e di impegnarmi seriamente per ricominciare a fare un po’ di attività fisica, perché mi manca davvero tanto e ne sento il bisogno.
A voi, invece, lascio la ricetta di questa torta deliziosa: una margherita, farcita con una crema al latte, morbida e setosa, con la confettura di pesche percoche che ho preparato l’estate scorsa e una pioggia di mandorle tostate sulla superficie. E’ un dolce soffice e profumato, di quelli che coccolano e fanno sentire un po’ bambini.
Vi auguro un buon inizio settimana, ci rivediamo lunedì prossimo.
M.
Torta margherita alla crema di latte, confettura di pesche percoche e mandorle
Ingredienti
- Per la torta
- 300 gr di farina 00
- 220 gr di zucchero
- 150 gr di burro appena salato, morbidissimo
- 150 ml di latte
- 4 uova medie
- 2 pizzichi di sale
- 1 bustina di lievito per dolci
- 1 limone (la scorza grattugiata)
- Per la crema di latte
- 150 ml di latte intero
- 150 ml di panna fresca
- 60 gr di zucchero
- 30 gr di maizena
- 2 cucchiaini di miele d'acacia
- Per completare
- 1 vasetto di confettura di pesche percoche
- q.b. di mandorle a fette tostate
Istruzioni
- Accendete il forno a 160°, in modalità statica e imburrate e infarinate lo stampo.
- Lavorate con le fruste, a velocità medio-alta, il burro con lo zucchero e la scorza di limone grattugiata. Dovete ottenere una crema liscia e chiara.
- Aggiungete le uova, una alla volta, facendole incorporare bene.
- Aggiungete la farina e il lievito setacciati, i due pizzichi di sale, il latte e mescolate bene.
- Trasferite il composto nello stampo, livellate la superficie con una spatola o con il dorso di un cucchiaio e Infornate per circa 45minuti circa. Fate la prova dello stuzzicadenti, che dovrà risultare perfettamente asciutto.
- Sfornate il dolce e fatelo raffreddare completamente nello stampo.
- Per la crema: Mettete in un pentolino, su fiamma bassa, 50 ml di latte, 100 ml di panna e lo zucchero. Non dovete far bollire, spegnete non appena appariranno sulla superficie le prime bollicine.
- Mescolate la maizena con i rimanenti 100 ml di latte freddo. Fate attenzione a sciogliere bene gli eventuali grumi.
- Togliete latte e panna caldi dal fuoco, aggiungeteci il composto di latte e maizena, i due cucchiaini di miele e mescolate bene con una frusta. Ritrasferite su fiamma bassissima, sempre mescolando. Quando la crema si sarà addensata, togliete dal fuoco e lavorate per un minuto con la frusta, in modo energico. Trasferite in una ciotola, coprite con pellicola a contatto e fate raffreddare completamente.
- Sformate la torta, trasferitela sul piatto di portata e tagliatela a metà. Farcitela con la crema al latte e con cucchiaiate di confettura, distribuendola in modo uniforme su tutto il dolce. Ricomponete la torta, spennellate la superficie con altra confettura e completate con le mandorle tostate.
Note
- Se pensate di consumare la torta in giornata, una volta raffreddata la crema al latte, potete arricchirla con 150 ml di panna fresca, montata con due cucchiai di zucchero a velo.
- Al posto della confettura di pesche percoche (la mia è fatta in casa), potete usare la vostra confettura preferita. Un altro abbinamento ottimo, potrebbe essere quello con la confettura di fragole o magari di fichi.
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